Il mercato dei Carbon Credits Made in Italy e il Carbon Farming
I carbon credits – Introduzione
I crediti di carbonio, in linea con quanto previsto dagli obiettivi Europei pubblicati con il Green Deal, si posizionano tra gli strumenti strategici di maggior rilievo sia in termini di raggiungimento della neutralità climatica, sia per quanto concerne la mitigazione del cambiamento climatico grazie agli interventi, generatori di benefici.
Un credito di carbonio, o carbon credit, non è altro che un certificato negoziabile a cui corrisponde la riduzione o rimozione di una tonnellata di CO2 attraverso diverse tipologie di progetto. Questo credito è commerciabile sul mercato, come previsto dall’accordo di Parigi.
Meccanismo di accreditamento
Per essere commerciabili nel mercato volontario del carbonio (VCM), le compensazioni dovranno essere certificate secondo le norme internazionali.
Per generare certificati negoziabili, il progetto dovrà soddisfare i seguenti requisiti:
- Reale: La riduzione (o rimozione) deve essere il risultato di un’attività fisica tangibile, comprovata e certificata ex-post.
- Misurabile: La riduzione, o rimozione, deve essere misurata tramite metodologie di quantificazione formulate e riconosciute da standard internazionali.
- Permanente: La rimozione non deve essere reversibile.
- Addizzionale: La riduzione delle emissioni non può verificarsi senza la realizzazione del progetto.
- Verificato: La riduzione, o rimozione, deve essere verificata da una parte terza indipendente.
- Unico: Il credito di carbonio derivante dalla riduzione, o rimozione, di una tonnellata di CO2 equivalente deve essere utilizzato in modo esclusivo tramite registri di parte terza indipendenti.
Fonte: ICROA https://www.icroa.org/code
Tipologie di carbon credits
Esistono differenti progetti grazie ai quali è possibile generare i crediti, che si distinguono in tre diverse tipologie, in base al metodo di compensazione:
- Carbonio evitato
- Carbonio rimosso
- Carbonio evitato e rimosso
I progetti capaci di generare crediti possono essere sia soluzioni tecnologiche come rimozione della CO2 direttamente dall’atmosfera o attraverso soluzioni naturali come il ripristino di ecosistemi, piantumazione o protezione delle foreste.
Tra le tipologie di crediti più importanti troviamo:
- REDD+: caratterizzati dal coinvolgimento di comunità locali nei progetti di protezione delle foreste, quindi oltre a benefici ambientali dovrebbero incorporare anche benefici sociali.
- Nature Based Solutions NBS: prevedono un uso sostenibile dei suoli agricoli.
- Blue Carbon: con cui costiere e ecosistemi marini, principalmente attraverso le Mangrovie, riescono a catturare carbonio nell’atmosfera, spesso in quantità maggiore rispetto le foreste.
- Crediti generati tramite l’installazione di impianti di energia rinnovabile.
- Crediti generati dalla rimozione del carbonio in atmosfera attraverso la tecnologia.
Carbon credits made in Italy
All’interno del confine italiano la cultura dei crediti di carbonio è poco diffusa, carenza dovuta alla mancanza di conoscenza ma anche ad una scarsa legislazione; basti pensare all’assenza di un registro nazione dove registrarli.
Difficile pensare ai grandi progetti di mitigazione che avvengono nelle foreste pluviali ma la nostra morfologia geografica permette comunque varie soluzioni made in Italy:
- Una delle più comuni è sicuramente la piantumazione, maggiormente di specie native, o anche non native, per esempio il bambù.
- Una fetta importante dei progetti italiani riguarda la conservazione sostenibile delle aree forestali, dove le attività di afforestazione e riforestazione risultano prioritarie.
- Un focus particolare lo meritano sicuramente i progetti Carbon farming, ovvero una cultura agricola capace di sfruttare le capacità del suolo immagazzinando anidride carbonica, utilizzandola sotto forma di sostanza organica a vantaggio della fertilità del suolo, oltre naturalmente a svolgere funzioni di protezione della biodiversità; un altro gol raggiungibile è quello di aumentare la produzione di biomassa secca, ad esempio seminando cover crop.
Sfide ed opportunità per i progetti Carbon Farming
Sviluppando un approccio Carbon Farming potrà verificarsi un leggero calo della produttività nei primi tre anni, che comporterebbe però minori costi, ad esempio in termini di gasolio consumato e ore lavorate, dato che non saranno necessarie alcune manutenzioni tecniche del suolo. La capacità di carbonio stoccabile, invece, crescerà anno dopo anno.
Questo leggero calo di produttività potrebbe essere coperto da incentivi statali, oltre che dalla rivendita dei crediti di carbonio sul mercato.
La generazione di crediti attraverso progetti di carbon farming o altre tipologie possono rilevarsi delle vere e proprie opportunità di business: se sfruttati adeguatamente, non solo genererebbero rilevanti profitti per l’azienda, ma queste azioni, in termini di marketing e sviluppo sostenibile, porterebbero il brand verso un nuovo posizionamento soprattutto in prospettiva value chain, dato che si è sempre più in cerca di fornitori che adoperino determinati comportamenti e adottino standard ambientali.
Mercato dei carbon credits
Un rapporto pubblicato da Trove Research con sede a Londra (intitolato ” Voluntary carbon market 2021 in review and 2022 outlook “) rileva che il valore del mercato volontario primario del carbonio è cresciuto del 190% nel 2021, a poco meno di 1 miliardo di dollari.
Questi numeri sono destinati a crescere dato l’incremento di domanda, stimolata sia dagli obiettivi di neutralità climatica imposti dal Green Deal sia dalle crescenti attenzioni delle aziende private all’acquisto dei crediti di carbonio per fini comunicativi con gli stakeholder e di marketing.
Il prezzo di un credito di carbonio può variare in base alle dimensioni o all’ubicazione di un progetto; ciò è in gran parte dovuto ai fattori che incidono sul costo dell’effettiva attuazione di uno di questi progetti di compensazione delle emissioni di carbonio.
ll prezzo del credito di carbonio riflette non solo la capacità di evitare o assorbire CO2, ma anche l’impatto reale e misurabile del progetto sui servizi ecosistemici, i benefici sociali, e il contributo al raggiungimento degli obiettivi di sviluppo sostenibile dell’ONU che il progetto apporta.
In molti casi, i progetti su scala ridotta contribuiscono a maggiori impatti positivi, ma sono più costosi da implementare e producono meno crediti di carbonio, che sarà venduto ad un prezzo più elevato.
Anche l’ubicazione può essere un fattore decisivo, perché per alcuni paesi o aree può essere difficile realizzare un progetto a causa della mancanza di infrastrutture, risorse, manodopera, barriere governative o determinati rischi elevati.
Perché scegliere crediti made in Italy?
Tra le ragioni che possono spingere gli attori interessati all’acquisto dei crediti di carbonio a scegliere certificati provenienti da progetti made in Italy, possoniamo indicare:
- Stimolare investimenti nazionali
- Stimolare la domanda, creare competitività, creando innovazione e quindi far crescere il business
- Portare benefici sul territorio nazionale
Con la crescita del mercato, crescerà di conseguenza il bacino di utenti, avremo così attori economici con una conoscenza più approfondita del tema;
ciò porterà a scegliere accuratamente quali progetti finanziare e quali carbon credits certificati acquistare in modo da rimanere credibili e coerenti con quanto comunicato.
Carbon credits made in Italy
Il progetto AGRIFORFUTURE – realizzato per gli imprenditori agricoli da Alens in collaborazione con NoiCompensiAmo – nasce con l’ottica di creare uno strumento utile e immediatamente fruibile, in grado di diffondere e valorizzare le buone pratiche agricole e progetti di educazione alla sostenibilità.
Attraverso il programma, l’imprenditore riceverà consulenza sui carbon credits, quindi supporto nell’integrazione di tecnologie innovative per la rigenerazione agricola o la sostenibilità.
Tre ambiti di competenza
Azione e innovazione, generazione e misurazione, compensazione e messa in rete. AGRIFORFUTURE si sviluppa in differenti step, successivi e complementari, tesi a identificare e mettere in pratica le necessarie azioni virtuose, quantificare le tonnellate di CO2 stoccate e sottoporle agli enti di certificazione per la generazione dei crediti di carbonio.
Nello specifico, il progetto si sviluppa su tre diversi ambiti di competenza:
- Consulenza – INNOVIAMO
Il servizio offre consulenza per l’identificazione e la messa in campo di buone pratiche agricole, sostenibilità e produzione di energetica da fonti rinnovabili.
- Generazione crediti – GENERIAMO
Il progetto conta sulla produzione di energia da fonti energetiche rinnovabili, nonché sulla generazione di carbon credits certificati.
- Compensazione – COMPENSIAMO
Per completare il percorso, si propone la compensazione delle emissioni dell’azienda o la loro vendita su apposita piattaforma di trading, al fine di compensare le emissioni di altri.
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